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Tutto quello che devi sapere sull’odontoiatria conservativa e sulle otturazioni dentali.
Cosa sono, quando sono necessari, costi e molto altro.

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Una carie dentale, se non prevenuta e curata fin dall’inizio, può portare anche a conseguenze gravi. Con l’applicazione dell’otturazione dentale è possibile ripristinare l’integrità del dente.

dente sorriso
Odontoiatria conservativa e otturazioni dentali – Menu rapido

Cos’è un’otturazione e quando è necessaria

La maggior parte degli alimenti che costituiscono la nostra dieta contiene zuccheri. Questi ultimi, reagendo con i batteri presenti all’interno della cavità orale, producono acidi che indeboliscono i tessuti duri del dente, ovvero lo smalto e la dentina. Se la placca – costituita da batteri – attacca il dente e avvia un processo di erosione, il dente coinvolto può essere soggetto alla formazione di una carie dentale. Una patologia che provoca una graduale distruzione dell’elemento dentale e che, in assenza di un tempestivo intervento, può progredire fino a raggiungere la polpa del dente causando dolore, infezione e una possibile perdita del dente stesso.

Una volta individuata la presenza di una carie dentale, quindi, lo specialista in odontoiatria deve intervenire. Come? La procedura più indicata, quando la carie non ha ancora raggiunto la polpa del dente, è l’otturazione dentale.

L’otturazione dentale o riempimento, è una tecnica che rientra all’interno della branca dell’odontoiatria conservativa, così definita perché il dente viene riparato e mantenuto nella sua sede originaria. L’obiettivo? Ripristinare l’integrità dell’elemento dentale a livello strutturale, preservandolo dall’estrazione.

Otturazioni estetiche: materiali compositi

Se la carie non ha intaccato un’ampia superficie della struttura del dente e se le pareti erose non sono troppo sottili, si può ricorrere alle otturazioni estetiche: il trattamento ideale per riempire le parti vuote create dalla carie dentale e per nascondere eventuali imperfezioni.

Le otturazioni estetiche sono realizzate per lo più con materiali compositi: creati con resina fluida sintetica e con particelle riempitive come vetro, quarzo e silicio, i materiali compositi hanno il pregio di essere dello stesso colore del dente restituendo così un risultato molto naturale.

Tempi di esecuzione per una prestazione di qualità

Un’otturazione dentale è un’operazione a tutti gli effetti che richiede tempi ben precisi, determinati in base alla specifica condizione del dente. Nonostante la durata vari di caso in caso, è possibile comunque definire un tempo medio per eseguire il trattamento: le carie dentali di piccole dimensioni possono richiedere tra i 60 e i 90 minuti, mentre per quelle più profonde è necessario un tempo maggiore. Una variabile, quella del tempo, che è sinonimo di professionalità: per effettuare una prestazione di qualità è importante dedicare massima cura a ciascuna fase dell’otturazione dentale. La deposizioni di strati di composito troppo spessi accelera i tempi ma pregiudica il risultato della prestazioni in quanto il processo di polimerizzazione non avviene in maniera completa ed efficace con il risultato di un composito non polimerizzato e quindi non indurito.

Quanto costa un’otturazione ben fatta

Non tutte le carie sono uguali: possono essersi formate cavità semplici, che hanno coinvolto la sola superficie occlusale, oppure può trattarsi di carie a carico della superficie interdentale. Di conseguenza, anche i costi di un’otturazione dentale variano: uno dei fattori che determina la spesa finale è appunto la complessità dell’intervento, ma non è il solo.

Altre componenti che incidono sul prezzo sono l’eccellenza dei materiali impiegati, la professionalità dello specialista e la qualità del trattamento, che deve essere sicuro e duraturo. Ecco perché sul mercato ci sono prezzi anche molto differenti tra loro. Ad esempio, il costo medio di un’otturazione dentale eseguita da uno specialista può aggirarsi intorno ai 150 €, ma può arrivare fino ai 250 € nei casi più complessi.

I centri low-cost, invece, promuovono prezzi inferiori: una visita comprensiva di otturazione dentale può arrivare a costare anche intorno ai 30 €. A fronte di un prezzo stracciato, però, il rischio concreto è che la qualità della prestazione sia compromessa in maniera importante. Un’otturazione dentale eseguita in maniera superficiale, in tempi brevi e con l’utilizzo di materiali scadenti, non fissati e modellati come si dovrebbe, può causare reali rischi di infiltrazioni, rendendo necessario un intervento successivo. Extra seduta, extra costi!

Quando e perché le otturazioni vengono rifatte

Le otturazioni estetiche hanno una durata variabile nel tempo: in media si stima che l’11% delle otturazioni dentali richieda un ritocco dopo un anno, il 20% dopo tre anni e oltre il 50% dopo dieci anni.

Una necessità, quella di intervenire nuovamente su un lavoro odontoiatrico esistente, che ha diverse motivazioni: può capitare, infatti, che il dente otturato sia interessato da carie secondarie, da difetti marginali, da discromie estetiche o che l’otturazione si fratturi, tutta o in parte. In questi casi, è necessario intervenire rimuovendo la vecchia otturazione dentale e sostituendola con una nuova. E’ sempre consigliabile farsi garantire dal proprio dentista la durata dell’otturazione per almeno 3 anni e diffidare da chi non intende garantire la prestazione per tale periodo, vuol dire che la eventuale cattiva qualità dovrete ripagarla con un possibile rifacimento.

Cosa fa il dentista per risparmiare tempo e quali possono essere le conseguenze


Perché un’otturazione dentale venga eseguita correttamente, è essenziale dedicare la giusta attenzione all’intervento, rispettando tutti i passaggi della procedura e riservando ad ogni fase il tempo necessario.

Come avviene in avvio di un’otturazione dentale: in questo step, ad esempio, è di estrema importanza agire con calma per rimuovere tutti i batteri che hanno causato la carie. In caso contrario, si rischia che al di sotto dell’otturazione dentale appena applicata rimangano delle impurità e si formi un’altra carie dentale.

Più meticoloso e attento è il dentista, più il lavoro sarà di qualità. Viceversa, un approccio sbrigativo, rischia di complicare il problema.

Cosa succede se un’otturazione dentale si infiltra. Responsabilità del dentista e responsabilità del paziente

Quando una carie dentale si forma in corrispondenza dei margini di un’otturazione o si estende al di sotto di essa, ci si trova di fronte ad un’infiltrazione o carie secondaria. Si tratta di una carie vera e propria che, come tale, dev’essere trattata rimuovendo la vecchia otturazione dentale e sostituendola con una nuova.

La responsabilità di un’infiltrazione? Può essere duplice: questa complicazione può nascere per colpa del dentista, che non ha eseguito un lavoro accurato, o può crearsi a causa di una cattiva igiene orale del paziente. In entrambi i casi, la parola d’ordine è attenzione: un’infiltrazione richiede un secondo intervento, e quindi un costo extra. Meglio affidarsi a chi vi garantisce la durata nel tempo della prestazione.

Come risparmiare davvero?

Per evitare la formazione di carie l’unica regola è la prevenzione dentale: una buona igiene della cavità orale e frequenti visite di controllo presso il dentista di fiducia sono la chiave per il benessere.

Anche per la prevenzione dentale, scegliete il meglio: solo con un’attenta valutazione medica, supportata da strumenti all’avanguardia, è possibile avere il quadro completo della situazione. Tra gli strumenti più utili per un’efficace prevenzione dentale spiccano gli occhialini ingranditori, che permettono di rilevare microlesioni dello smalto non visibili a occhio nudo, e che consentono allo specialista di diagnosticare con certezza la presenza di carie dentali e d’intervenire.

Dal punto di vista delle spese da affrontare invece, c’è la possibilità di accedere a visite gratuite, come il vantaggioso Dental Check-Up, o di usufruire di un notevole risparmio fiscale con Previdental, un fondo sanitario integrativo del Servizio Sanitario Nazionale.

Garanzie da richiedere: per togliersi ogni dubbio

Nella scelta del dentista di fiducia gli aspetti che fanno la differenza sono professionalità, qualità del servizio e affidabilità. Uno specialista davvero qualificato deve sempre assicurare al cliente la bontà del proprio lavoro, proponendo una garanzia di almeno 3 anni della prestazione ed offrendosi di intervenire gratuitamente a fronte di problemi nel periodo di garanzia.

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