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Si tratta della carie, uno dei problemi più diffusi e “sentiti”. Prima o poi quasi tutti devono vedersela con le carie, una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente causata da una infezione da microorganismi, da batteri o zuccheri, che comincia dalla superficie e può procedere purtroppo fino in profondità, arrivando in molti casi alla “polpa dentale”. Per quanto la tua igiene dentale possa essere attenta e puntuale, qualche episodio è molto probabile.  In Italia dati rilevati nel 2006 indicano una prevalenza del 22% a 4 anni e del 44% a 12 anni (Indagine epidemiologica nazionale sulle condizioni dentoparodontali dei bambini di 4 e 12 anni). Nell’età compresa tra 18 e 25 anni l’incidenza risulta circa dell’80%, come ha ricordato recentemente la SIOI (Società Italiana per l’Odontoiatria Infantile).

Nessun problema però: se hai puntualmente effettuato un controllo periodico, comprensivo di pulizia dei denti, all’insorgere dei primi segni e delle prime microlesioni, che però non sempre si vedono a occhio nudo ma solo con gli occhialini ingranditori, è possibile intervenire efficacemente: se presa per tempo la carie può essere resa inoffensiva attraverso semplici protocolli di prevenzione che permettono di salvaguardare il tuo dente e risolvere.

Ovviamente le cose cambiano se hai un po’ trascurato il controllo: allora la degenerazione può arrivare più in profondità. In questo caso occorrerà rimuovere il tessuto cariato e provvedere ad una otturazione, con materiali di vario genere, normalmente compositi estetici.

Se poi la situazione è davvero complessa e la carie è arrivata in “polpa” (pulpite) ovvero fino ai tessuti vitali del dente, occorrerà procedere con interventi più significativi, come la devitalizzazione, ovvero la rimozione dei tessuti vitali o l’estrazione del dente.

Occorre però dire che grazie alla tecnologia ed alla ricerca, è oggi possibile in molti casi evitare di devitalizzare il dente o addirittura di rimuoverlo. Vi sono innumerevoli strumenti e cure che possono permetterci di intervenire in modo efficace. Ad esempio, soprattutto se il dente è giovane e la pulpite non troppo grave, si può adottare un “incappucciamento vitale”, ricoprendo la polpa e cercando di ottenerne una guarigione, salvaguardando la vita del dente stesso.

Un buon dentista, oggi cerca sempre di curare e salvaguardare i tuoi denti, prima di prendere in considerazione interventi più radicali. E’ quello che viene definito “indirizzo terapeutico conservativo” e che caratterizza tutti noi di Samadent:  “cercare di preservare i denti che la natura ci ha donato il più a lungo possibile nei limiti del possibile”.

Occorre però comprendere come la vera cura della carie sia tutta nella prevenzione: attraverso una igiene orale adeguata, periodici controlli, una pulizia professionale fatta dal tuo dentista almeno una volta l’anno (ma sarebbe meglio anche due), permette di mantenere in perfetta salute il tuo cavo orale e quindi il tuo sorriso.

Ah, occorre dire che alcuni alimenti, pare che possano ridurre l’incidenza della carie. E tra questi il vino rosso. A dire il vero non è ancora del tutto scientificamente dimostrato, ma noi te lo abbiamo detto 😉

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